Certificazione obbligatoria dei prodotti halal in Indonesia

1 Dicembre 2023 | News

In Indonesia, per ottenere la certificazione Halal sono necessarie specifiche categorie di prodotti.

L’assenza di una licenza Halal vieta la vendita di questi prodotti all’interno del paese. La legge n. 33 del 2014 sulla garanzia dei prodotti halal impone che i prodotti che entrano, circolano o vengono commercializzati in Indonesia debbano essere accompagnati da un certificato halal valido.

Sebbene questo requisito sia stato introdotto nel 2014, la legge consente un’attuazione graduale, che inizierà nel 2024.

È fondamentale sottolineare che l’obbligo di un certificato halal si estende ai prodotti fabbricati al di fuori dell’Indonesia ma distribuiti all’interno del paese.

Il regolamento governativo stabilisce che i prodotti certificati halal che entrano in Indonesia da paesi con riconoscimento reciproco della certificazione halal devono solo essere registrati presso il BPJPH senza sottoporsi al processo di certificazione.

Tuttavia, alla data attuale, non esiste un accordo di mutuo riconoscimento finalizzato tra il BPJPH e le agenzie halal straniere. Il regolamento specifica inoltre che se gli organismi halal stranieri non sono ancora riconosciuti dal BPJPH, i prodotti con certificati halal rilasciati da agenzie halal straniere devono richiedere la certificazione halal indonesiana.

Poiché l’implementazione del requisito di certificazione halal è graduale, le aziende possono ancora vendere prodotti senza un certificato halal o un’etichetta non halal.

Il regolamento governativo n. 39 del 2021 sull’implementazione della garanzia del prodotto halal stabilisce varie scadenze per l’ottenimento di un certificato halal, a seconda delle categorie di beni e servizi.

 

Obblighi 2024

La scadenza più vicina, fissata al 17 ottobre 2024, si applica ai prodotti alimentari e alle bevande e ai relativi servizi. A partire da questa data, i seguenti beni e servizi devono possedere un certificato halal o essere etichettati come non halal:

  • Prodotti alimentari e bevande
  • Materie prime, additivi alimentari e materiali ausiliari per prodotti alimentari e bevande
  • Prodotti macellati e servizi connessi
  • Servizi associati, tra cui la lavorazione, lo stoccaggio, l’imballaggio, la distribuzione, la vendita e la somministrazione di tali merci.

Il mancato rispetto dell’obbligo di certificazione halal può comportare sanzioni amministrative, che vanno da un avvertimento scritto e multe fino al richiamo dei prodotti.

Secondo la legge, esistono due processi di certificazione in base alle dimensioni aziendali: il processo generale per le grandi imprese e il processo autodichiarativo per le PMI.

 

Requisiti generali

L’obbligo di certificazione halal ha due implicazioni altrettanto significative:

  1. La necessità per una parte di ottenere un certificato halal per i suoi prodotti
  2. L’obbligo per i prodotti contenenti ingredienti proibiti (haram) di recare un’etichetta non halal. Questi ingredienti includono articoli come carne di maiale e suoi derivati, bevande alcoliche, prodotti contenenti sangue o prodotti sanguigni e prodotti animali non macellati secondo i principi della syariah.

 

Lavori in corso

Dall’entrata in vigore del regolamento governativo, il governo ha promosso attivamente il programma di certificazione halal. Nel marzo 2022, l’Halal Product Assurance Administering Agency (BPJPH) ha lanciato il programma 10 milioni di prodotti certificati Halal. A partire dal 2023, circa 2,7 milioni di prodotti certificati halal sono stati registrati presso il BPJPH. Circa 450 mila prodotti sono in procinto di ottenere certificati halal e quasi 1,5 milioni sono in coda per la registrazione. In preparazione alla certificazione halal obbligatoria nel 2024, il BPJPH ha istituito 55 organismi di ispezione halal (LPH) e ha ricevuto circa 100 richieste di cooperazione da agenzie halal straniere.

 

Punti chiave

Considerando le potenziali sanzioni per la non conformità, compresi i richiami di prodotti, la certificazione halal obbligatoria è di fondamentale importanza. Le aziende rischiano di non essere in grado di vendere i loro prodotti in Indonesia, con conseguenti perdite finanziarie significative.

Il governo mira a facilitare la circolazione dei prodotti halal per un facile accesso e consumo da parte del pubblico attraverso la certificazione halal obbligatoria. Si consiglia alle aziende del settore alimentare e delle bevande e dei servizi correlati di garantire la conformità dei propri prodotti ai requisiti di certificazione halal con largo anticipo rispetto alla scadenza del 17 ottobre 2024.

Questo consiglio si applica anche ai beni e ai servizi non halal nel settore alimentare e delle bevande, che devono recare l’etichetta obbligatoria non halal.

Data la natura dispendiosa in termini di tempo del processo di certificazione halal, un inizio anticipato dei controlli di conformità è sicuramente consigliato.