Panoramica sull’Area di Libero Scambio dell’ASEAN (AFTA)

22 Luglio 2024 | News

Introduzione

L’Area di Libero Scambio dell’ASEAN (AFTA) rappresenta un importante accordo commerciale orchestrato dall’Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico (ASEAN). Questa iniziativa strategica è focalizzata sul rafforzamento del commercio locale e delle capacità produttive all’interno degli stati membri, facilitando al contempo l’integrazione economica con partner regionali e internazionali. L’obiettivo fondamentale dell’AFTA è creare un panorama economico senza interruzioni e competitivo nella regione dell’ASEAN, promuovendo crescita e stabilità reciproche.

L’AFTA è composta da tre accordi principali firmati dai dieci paesi membri dell’ASEAN: Brunei Darussalam, Cambogia, Indonesia, Laos PDR, Malesia, Myanmar, Filippine, Singapore, Thailandia e Vietnam. Collettivamente, questi paesi formano una robusta regione economica all’interno dell’Asia-Pacifico. Inoltre, l’ASEAN ha stabilito accordi di libero scambio individuali con grandi economie globali come Cina, Giappone, Corea, Australia, Nuova Zelanda e India. Questi paesi, insieme all’ASEAN, sono spesso indicati come ASEAN+6, indicando una più ampia partnership economica oltre la regione immediata.

L’obiettivo principale dell’AFTA è eliminare i dazi sui beni, gli investimenti e i servizi scambiati all’interno della regione dell’ASEAN, promuovendo così un mercato più integrato ed efficiente. I tre accordi fondamentali dell’AFTA sono l’Accordo sul Commercio di Beni dell’ASEAN (ATIGA), l’Accordo sul Commercio di Servizi dell’ASEAN (ATISA) e l’Accordo Comprensivo sugli Investimenti dell’ASEAN (ACIA).

Accordo sul Commercio di Beni dell’ASEAN (ATIGA)

L’Accordo sul Commercio di Beni dell’ASEAN (ATIGA) è uno degli accordi pilastro all’interno della Comunità Economica ASEAN (AEC). Firmato inizialmente nel febbraio 2009 ed entrato in vigore il 17 maggio 2010, l’ATIGA si basa sugli impegni precedenti presi sotto il regime tariffario preferenziale comune (CEPT/AFTA) introdotto nel 1992. Questo accordo segna un passo significativo verso la governance completa di tutto il commercio intra-regionale di beni.

L’ATIGA è fondamentale per promuovere il libero flusso di beni all’interno della regione ASEAN. Riducendo le barriere commerciali, mira a rafforzare i legami economici tra gli stati membri, ridurre i costi aziendali, aumentare i volumi di scambio e ampliare la dimensione del mercato, offrendo così economie di scala per le imprese operanti nella regione.

Principali Vantaggi dell’ATIGA:

  1. Eliminazione delle Tariffe: L’ATIGA elimina le tariffe su praticamente tutte le linee di prodotto scambiate all’interno dell’ASEAN, rendendo i beni più accessibili e competitivi.
  2. Spedizioni Consecutive: L’accordo consente spedizioni consecutive senza interruzioni di beni all’interno dei paesi membri, facilitando la logistica commerciale.
  3. Fatturazione da Terze Parti: Consente la fatturazione da parte di terze parti, offrendo flessibilità nelle transazioni commerciali.
  4. Cumulo ASEAN: Questo principio consente ai materiali originari di qualsiasi stato membro dell’ASEAN di essere considerati ai fini del criterio di origine per i prodotti finali fabbricati in un altro stato membro. Questo rende più facile per gli esportatori soddisfare i requisiti per il trattamento preferenziale.
  5. Tariff Finder Online: I commercianti possono utilizzare il servizio online Tariff Finder per verificare se i loro prodotti sono idonei per le concessioni tariffarie ai sensi di questo FTA.

Regole di Origine del Prodotto:

Le regole di origine sono fondamentali per determinare se un prodotto può essere considerato originario di uno stato membro dell’ASEAN, rendendolo idoneo per le riduzioni tariffarie previste dall’ATIGA. Queste regole assicurano che solo i beni effettivamente prodotti all’interno dei paesi partner del FTA beneficino delle concessioni tariffarie concordate.

Ai sensi dell’ATIGA, i beni sono considerati “originari” e quindi idonei ai benefici se soddisfano specifici criteri:

  1. Beni Completamente Ottenuti o Prodotti: I beni interamente prodotti o ottenuti all’interno di uno stato membro dell’ASEAN sono automaticamente idonei.
  2. Beni Non Completamente Ottenuti: Per i beni non completamente ottenuti, ci sono diversi criteri che devono essere soddisfatti:
    • Almeno il 40% del contenuto del prodotto deve avere origine nella regione ASEAN (Regional Value Content, RVC).
    • I materiali non originari devono subire una trasformazione significativa, come un cambiamento nelle prime quattro cifre del codice HS, indicando un sostanziale cambiamento nella classificazione tariffaria.

Cumulo:

Il cumulo consente ai paesi ASEAN coinvolti nell’accordo commerciale di condividere i processi produttivi e soddisfare collettivamente le regole di origine pertinenti. Questa disposizione è vantaggiosa per i produttori all’interno dell’ASEAN in quanto consente loro di approvvigionarsi di materiali da tutti gli stati membri senza perdere le riduzioni tariffarie, incoraggiando così più commercio e cooperazione intra-regionale.

De Minimis:

La regola de minimis fornisce flessibilità consentendo ai beni che non soddisfano completamente il cambiamento richiesto nella classificazione tariffaria di qualificarsi comunque per il trattamento preferenziale a determinate condizioni. Specificamente, se il valore dei materiali non originari utilizzati nella produzione di un bene non supera il 10% del valore FOB, e il bene soddisfa tutti gli altri criteri, può essere considerato originario ai sensi dell’ATIGA.

Certificato di Origine:

Per beneficiare delle concessioni tariffarie disponibili ai sensi dell’ATIGA, gli esportatori devono ottenere un Certificato di Origine (CO). Questo documento certifica che i beni rispettano i criteri di origine. Il processo prevede:

  1. Registrazione: I produttori o gli esportatori devono prima fare domanda di registrazione, durante la quale un’agenzia doganale ispeziona il processo produttivo per verificare le operazioni di produzione, i macchinari, la manodopera e i registri di produzione.
  2. Manufacturing Cost Statement (MCS): Questa dichiarazione deve essere preparata per ogni prodotto per dimostrare il rispetto dei requisiti di contenuto locale o delle modifiche nella classificazione tariffaria. È tipicamente valida per un anno.
  3. Domanda per il CO: Dopo l’approvazione del MCS, i produttori devono richiedere un CO preferenziale per ogni spedizione. Il CO, di solito valido per un anno, deve essere firmato dal produttore e inviato all’importatore per richiedere le concessioni tariffarie.

Gli importatori devono assicurarsi che i loro fornitori rispettino i protocolli del FTA e includano la documentazione appropriata con le loro spedizioni. Il CO preferenziale, emesso dal paese partner esportatore del FTA, dimostra che i beni importati rispettano le regole di origine pertinenti, facilitando un commercio più agevole e vantaggioso.

Accordo sul Commercio di Servizi dell’ASEAN (ATISA)

L’Accordo sul Commercio di Servizi dell’ASEAN (ATISA) è progettato per migliorare il commercio di servizi all’interno dell’ASEAN, sostituendo il precedente Accordo Quadro sui Servizi dell’ASEAN (AFAS). L’ATISA crea un ambiente più integrato, liberale e prevedibile per i fornitori di servizi, garantendo accesso al mercato e trasparenza normativa.

L’ATISA adotta un approccio di lista negativa, il che significa che tutti i settori dei servizi sono considerati liberalizzati per default, a meno che non siano esplicitamente dichiarati altrimenti. Questo approccio aumenta la trasparenza e fornisce maggiore certezza per i fornitori di servizi. Una società di uno stato membro dell’ASEAN (AMS) che desidera offrire servizi, come servizi di ingegneria o di database, beneficerà di un trattamento equo negli altri paesi AMS, garantendo che non siano trattati meno favorevolmente rispetto alle società locali o non membri.

Annessi Settoriali:

L’ATISA include tre annessi settoriali specifici che affrontano:

  1. Servizi Finanziari
  2. Servizi di Telecomunicazione
  3. Servizi Accessori al Trasporto Aereo

Questi annessi contengono obblighi specifici volti a migliorare la cooperazione normativa tra gli AMS, facilitando così un’operatività e un’integrazione più agevoli di questi settori cruciali.

Accordo Comprensivo sugli Investimenti dell’ASEAN (ACIA)

L’Accordo Comprensivo sugli Investimenti dell’ASEAN (ACIA) serve come principale strumento economico per stabilire un regime di investimenti libero e aperto all’interno dell’ASEAN. L’ACIA mira a proteggere gli investitori e i loro investimenti, creando un ambiente di investimento liberale, facilitativo, trasparente e competitivo.

L’ACIA vieta i requisiti di performance e utilizza un approccio di lista negativa “a due annessi”:

  1. Annesso sulle Misure Non Conformi: Elenca le misure esistenti che non conformano agli impegni di liberalizzazione.
  2. Annesso sui Settori Esclusi: Dettaglia i settori o i sottosettori non soggetti a liberalizzazione.

Questa struttura garantisce chiarezza e trasparenza nel panorama degli investimenti, promuovendo la fiducia degli investitori e facilitando l’aumento dei flussi di investimento all’interno della regione.

Regole di Origine dell’ASEAN+6

Ciascuno degli accordi di libero scambio dell’ASEAN con i suoi partner +6 ha specifici requisiti di regole di origine:

  1. ASEAN-Cina FTA: Richiede un contenuto di valore regionale di almeno il 40% o il rispetto delle regole specifiche per prodotto.
  2. ASEAN-India FTA: Richiede un contenuto di valore regionale del 35% basato sul prezzo FOB e un cambiamento nella sottovoce tariffaria.
  3. ASEAN-Corea FTA: Richiede un valore aggiunto regionale del 40% basato sul prezzo FOB e un cambiamento nella voce tariffaria o il rispetto delle regole specifiche per prodotto.
  4. ASEAN-Australia-Nuova Zelanda FTA: Requisiti simili all’ASEAN-Corea FTA, compreso un valore aggiunto regionale del 40% e un cambiamento nella voce tariffaria.
  5. Partenariato Economico Globale ASEAN-Giappone: Simile all’ASEAN-Corea FTA, richiedendo un valore aggiunto regionale del 40% e un cambiamento nella voce tariffaria.

Aderendo a questi accordi completi e regole, l’ASEAN mira a creare un’economia regionale più integrata e competitiva, migliorando le opportunità di commercio e investimento per tutti gli stati membri. Questo quadro supporta la visione dell’ASEAN di diventare un attore economico significativo sulla scena globale, promuovendo una crescita sostenibile e la prosperità per le sue nazioni membri.